Bode Miller secondo Roberto Barbon

La medaglia che tutti aspettavano nella discesa libera purtroppo non è arrivata, ma il ritorno di Bode Miller nel mondo dello sci alpino dopo anni di inattività e soprattutto all’Olimpiade di Sochiè stato qualcosa di sensazionale. Il campione americano nel corso della sua carriera ci ha regalato delle magie che avrebbero fatto invidia persino ad Albertone Tomba, una su tutte la discesa con uno sci solo a Bormio nel 2005. E poi la curva nelle reti a Kitz con tanto di rimonta finale, le pieghe impossibili che facevano esplodere le talloni ere, curve sull’interno a 130 km/h come fossero banali, le vittorie e i podi in Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi. Il ritorno di questo campione deve essere visto come il coronamento di una carriera, di un regalo per tutti noi che possiamo ancora sclerare vedendo le sue discese impossibili. Noi non possiamo che ringraziarti Bode per tutto quello che hai fatto e per tutto quello che farai, sei il numero uno! La medaglia non è arrivata, chi se ne frega! Il bello dello sport è proprio questo, un campione che decide di tornare a fare dei sacrifici per quello che ama di più, per divertirsi e far divertire tutto il mondo della montagna e non solo! Una sola cosa vogliamo dirti: non smettere mai di sclerare e di sfidare le leggi della fisica con le tue pieghe micidiali perché ad ogni curva ci fai esplodere e ci fai sognare! Lunga vita a Bode Miller!

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