Il pagellone del gigante tricolore.

Con un giorno di ritardo arriva anche la pagella del gigante tricolore di Pila. Tutto come da pronostico, a giocarsi l'oro sono stati i due atleti che più si sono distinti nel circuito continentale in questa disciplina; l'ha spuntata con un solo centesimo Simon Maurberger su Daniele Sorio, con il bravo Federico Gariboldi a completare il podio. Ma andiamo alla pagella:

Simon Maurberger: si prende ciò che aveva lasciato per strada l'anno scorso. Prima manche con qualche sbavatura di troppo ma seconda stratosferica, dove scarica tutta la sua potenza e disegna linee impensabili per il resto della concorrenza. Anche in questo caso ha vinto il più forte. Voto 10

Daniele Sorio: ennesima dimostrazione di come la sua esclusione dalla squadra si sia rivelata eccessivamente prematura. La sua gara è il contrario di quella di Maubi, visto che dopo il dominio della prima manche la seconda per una frenata di troppo all'ingresso dell'ultimo muretto perde l'oro per un solo centesimo. Voto 8

Federico Gariboldi: prima medaglia ai tricolori per Gariba, che dimostra per l'ennesima volta di essere tra i gigantisti più in forma di questa stagione. Nella seconda cede solo una posizione dopo essere stato a soli dieci centesimi dal leader la prima. voto 9

Nicolò Cerbo: bravo e fortunato. Grande prestazione per Nik, che dopo essere stato 15esimo dopo la prima sfrutta al meglio la lisciatura di 100 persone prima del sua via e recupera ben 10 posizioni. Obiettivo nazionale quasi raggiunto. Voto 8

Pietro Canzio: prendere l'inversione al primo anno con il pettorale 47 è davvero tanta roba, se poi ci si aggiunge il quarto tempo di manche la seconda a soli 14 centesimi da Maurberger la prestazione diventa stratosferica. Ciulù dimostra ancora una volta come tenere sempre le punte verso valle e non sbandare mai sia il modo migliore per fare velocità, e questo 13esimo posto finale lo proietta tra i favoriti per gli aspiranti, che tra l'altro si svolgeranno sulla sua pista di "casa" a Pozza di Fassa. Voto 9

Organizzazione: si lascino passare pendio e condizioni nevose non all'altezza dell'evento, ma la cosa che più ha fatto discutere è stata la scelta dei turni di lisciatura, che hanno nettamente favorito gli atleti partenti dopo il 15, il 30 e il 45, lasciando la pista in condizioni assolutamente non buone ai numeri partiti appena prima. Metodo da rivedere. Voto 5



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