La vendetta di Alex Hofer nello Slalom Tricolore. Il Pagellone

E' partita oggi la rassegna tricolore giovani di Pila con lo Slalom Speciale valevole per il titolo di Campione Italiano. Come di consueto ormai da anni, quando nel nostro paese arriva l' ora delle gare importanti torna l' incubo della logistica e dell' organizzazione, ed il limite della vergogna viene quasi sempre oltrepassato. Prima manche che si conclude praticamente come la fotocopia dell' ordine di partenza, con l' extraterrestre Menegalli che sfruttando il numero 1 umilia la concorrenza distribuendo distacchi abissali a tutti, e si piazza davanti a Davide Da Villa, l' unico atleta che riesce a fare la differenza con il numero proibitivo 14 addosso. Seconda manche già scritta e praticamente priva di colpi di scena, dove a parte il naufragio di Menegalli tra la disperazione più totale delle buche, i primi concretizzano il vantaggio sicuro come il sorgere del sole al mattino ottenuto nella prima manche. Doppietta targata Gruppo Sportivo Fiamme Gialle con Alex Hofer che vince davanti al compagno Davide Da Villa, terzo posto per il Poliziotto di Lecco Tommaso Sala, ma andiamo al pagellone:

Alex Hofer: eccolo qui il vero Hofi!! Che forza!! Dopo la doppia medaglia d' oro nel 2011 con il titolo giovani proprio qui a Pila e quello aspiranti a Limone Piemonte, concede il bis vincendo il titolo battendo tanti atleti che sono stati messi in squadra al posto suo. Operazione riscatto riuscita per lui dunque, che farà festeggiare i vertici di Bolzano per l' ennesima stagione trionfale, e far sorgere qualche dubbio a chi ad aprile lo ha tagliato fuori. Ora per lui continuerà il "ping-pong" del dentro e fuori squadra? Voto 10

Davide Da Villa: anche quest' anno stagione salvata per il "Lavar1", che con il minimo sforzo ottiene il cosiddetto massimo risultato. Prima manche d' altri tempi dove dando poco peso al numero di partenza insegna a vivere a tutto il primo gruppo. Concreto e deciso la seconda nelle buche, dove più che uno slalom sembrava una gara di Freestyle specialità "Woops", il Finanziere Trentino porta a casa un argento veramente importante. Voto 8

Tommaso Sala: dopo il dominio assoluto in slalom di tutta la stagione questo bronzo gli sta sinceramente molto ma molto stretto. Neve e pendio sicuramente non ottimali per il suo bagaglio tecnico ma il suo stato di forma gli permette comunque di non affondare. Rimane comunque il fatto che dopo l' 11. posto in Coppa Europa ad Oberjoch, la medaglia di una gara svolta in queste condizioni vale tanto come quella della gara di fine corso collettivo scuola sci. Voto 7

Niccolò Menegalli: la foto in azione postata sui social in settimana aveva messo in seria crisi esistenziale tutti i diretti avversari: arroganza pura e potenza allo stesso tempo. La dea bendata gli affida l' 1 in un giorno dove ormai sembrava tutto scritto già dal mattino usciti dall' albergo. Prima manche su un altro pianeta e distacchi da gare femminili. Purtroppo il Toro di Peschiera perde uno sci alla quinta porta e deve restituire una medaglia che gli avevano già messo in valigia da portare a casa, e che gli avrebbe assicurato l' arruolamento in gruppo sportivo. Che abbia perso l' ultimo treno? Rimane comunque il vincitore morale di oggi e uno degli slalomisti italiani più forti. Voto 6 

Michele Garbin: l' azionista sempre più di minoranza di SoloWattaggio è un vero signore dello sci e dimostra per l' ennesima volta di avere una mentalità da vincente che molti dovrebbero invidiare. Non cerca scuse, non scarica colpe sulla neve, sulla pista o sulle condizioni meteo. Si presenta al cancelletto di partenza con il numero 48: è l' ultimo anno giovani per lui, non ci sono scuse o variabili esterne, è l' ultima spiaggia, l' ultima chance...c'è solo lui, il tracciato ed i suoi Nordica che però gli fanno un brutto scherzo: i suoi attacchi Marker saltano come i grilli nei campi l' estate, e il nostro Garba finisce a fare la caccia al tesoro con il Mene, in uno di quei giorni che avrebbero potuto cambiare i loro destini... Voto 5

Hans Vaccari: la foto della sua faccia con la medaglia al collo era già su tutti i francobolli di Pontebba, ma dopo il sorteggio della start list le case produttrici hanno fermato le stampanti. Numero 15 che pesa veramente tanto, oggi forse troppo. Non stiamo a riportare le dichiarazioni rilasciateci a caldo dallo slalomista Friulano altrimenti domani ci chiuderebbero il sito. Voto 4

Enrico Bonapace: dopo il viaggio gratuito di andata e ritorno da Oberjoch durante il fine settimana arriva a Pila scappando dal pronto soccorso, dove a causa di uno stiramento dei legamenti del polso e una sospetta frattura dello scafoide i medici lo volevano ingessare. Numero 16 causa due oriundi spagnoli al via e zaino che pesa già 2 secondi e mezzo in più dopo la prima manche. Nono posto virtuale a metà gara che non lo scoraggia affatto. Il sogno finisce però durante la seconda manche, brutto errore e spinte per ripartire. Ci prova fino alla fine nonostante il fato gli abbia giocato il brutto scherzo del 16, proprio come capitò un anno fa a Tarvisio al fratello, che durante la cena di Gala SoloWattaggio alla vigilia del SuperG guardò l' azionista Franz Von Candido in faccia e gli disse: è finita... Voto 5

Riccardo Bosio: si presenta agli impianti con un solo paio di sci, dando la giusta importanza alla disciplina ma soprattutto all' evento. Senatore a vita. Voto 100000000

Tiberio Guidolin: l' opinionista di fiducia di Solowattaggio è stato avvistato ieri pomeriggio a Trento nella facoltà di Economia, e alla domanda come mai non sei a Pila ha risposto a dovere: "Ammo dai, io slalom non lo faccio!" Peccato che invece di frequentare statistica sarebbe dovuto essere all' Etoile de Neige a far massaggi per la gara di domani. Che ci sia, a fine stagione, aria di ritiro per il Tibe? Voto 11

FISI: un' altra volta la nostra federazione non si preoccupa minimamente di tutelare quegli atleti che si trovano sul filo del dentro o fuori. Causa la partecipazione di due spagnoli, Enrico Bonapace e Hell Damian si trovano rispettivamente a partire col il 16 e 17 ad un campionato che appartiene a loro in quanto italiani, ma soprattutto in una gara dove i numeri fanno la differenza. Ma di questo non interessa niente a nessuno e a riunione nessuno alza la voce. Ma come può un atleta che sacrifica una vita intera per questo sport, che già presenta mille variabili da sè, trovarsi a giocarsi una medaglia che rappresenterebbe per lui l' essere arruolato in gruppo sportivo o il dover smettere l' attività e non essere tutelato dalla propria federazione? Non ci sono veramente più parole per descrivere il funzionamento del nostro sistema, basta pensare a come vengono organizzate le gare del Grand Prix, dove a giocarsi la squadra nazionale sono i primi due o tre giovani che partendo in primo gruppo non possono minimamente pensare di essere battuti da tutti gli altri mediocri che partendo dal numero 50 in poi devono accontentarsi delle briciole. Voto: sottozero


Per Solowattaggio,
Timothy Bonapace 



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