Le polemiche della D'Abramo sul GP Spagna!

Prima dei consueti giudizi vorrei fare una premessa riguardo a questa nuova Formula 1 arrivata al suo quinto appuntamento: ma gente come Ecclestone, Todt e tutti i grandi manager FIA quali sostanze stupefacenti hanno utilizzato quando hanno pensato:  “Dai, mettiamo due motori degli aspirapolvere sotto le monoposto, mettiamo il limite di consumo carburante (altrimenti quelli di greenpeace vengono a protestare) e diamo penalizzazioni che manco la signorina Rottermeier”. Ormai può essere chiamata Formula NOIA, niente sorpassi (se non per i doppiati), niente rumore, nemmeno le gomme sono più interessanti. Speriamo in un miglioramento, magari a Monaco qualcuno salta in acqua e mi salva dal sonnellino post pranzo. Basta essere  acide, via alla pagella:


Lewis Hamilton: 8, gara ineccepibile per l’inglese ma non senza difficoltà visto alcuni problemi di guidabilità come il sovrasterzo e gli attacchi del suo compagno di squadra. Grazie a questa quarta vittoria consecutiva conquista la prima posizione in campionato.


Nico Rosberg: 9, già dopo le qualifiche il tedesco voleva superare il suo compagno, più veloce del team mate ma non ha avuto lo sprint giusto in partenza e non ci sono state possibilità di sorpasso per conquistare la Spagna.


Daniel Ricciardo: 7, podio riconquistato dopo la squalifica di Melbourne per l’australiano dal sorriso smagliante, a 79 denti. Certo che 49 secondi di distacco dalle Mercedes non sono pochi (in quel tempo Kimi Raikkonen si fa una bottiglia di Vodka)


Sebastian Vettel: 9, oggi sono più clemente con il crucco 4 volte campione del mondo, unico a rendere la gara un pochino più interessante con la rimonta dal 15° posto fino alla medaglia di legno.


Valterri Bottas: 6/7, il finlandese che non brilla per i grandi risultati ottenuti nella massima serie, ma ottiene punti importatidopo un’ottima qualifica che l’ha visto conquistare la quarta posizione in griglia, anche se esce sconfitto dal confronto conVettel il Finnico dimostra di essere in grado di ottenere risultati e che le Williams sono in gioco.


Fernando Alonso:  5, strategie sbagliate, problemi di ogni tipo per le rosse, unico impegno dei ferraristi è la battaglia intestina per il sesto posto, conquistato dallo spagnolo sul compagno di squadra.


Kimi Raikkonen: 4, DOPPIATO, cioè. Non ci sono parole, non ci siamo. Meno tortellini e vodka e più sviluppi sensati.  

Romain Grosjean: 6, una sufficienza sudata per il francese e la scuderia nero-oro che quest’anno fatica persino ad arrivare a metà gara, non si può chiedere troppo a un carretto con una forchetta al posto del muso.


Sergio Perez: 6, il messicano ottiene più risultati con la Force India che con la McLaren BARACCA del 2013 ( e anche quest’anno non sembra molto meglio), vince la battaglia  contro il compagno di squadra Hulkemberg.


Nico Hulkemberg: 5, chiude la top ten senza arte ne parte, un pilota un po’ troppo fumo epochissimo arrosto. Contando che la Force India ha la stessa power unit dell’imbattibile Mercedes.

 

Chiudono Button, Magnussen, Massa, Kvyat, Maldonado,GutierrezSutil, Bianchi, Chilton, Ericsson, Kobayashi. Out Vergne per un problema agli scarichi




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