Lachlan Morton, uno diverso

Lachlan morton è un australiano classe 92', al secondo anno nel mondo del ciclismo professionistico e in questa stagione ha corso con i colori del team Garmin-Sharp. Vanta già una vittoria da professionista, conquistata nella terza tappa del Tour of Utah dello scorso anno. Una vittoria che da sola spiega il valore di questo giovane corridore che molti aspettavano competitivo ad altissimi livelli già da quest'anno.
Domenica scorsa il suo Lombardia è terminato anzitempo, il suo fisico non ha retto l'alto ritmo della corsa anche se a fine stagione è una cosa normale.
Nel post-gara di fronte al bus della squadra, aspettando il vincitore di giornata Daniel Martin, gli abbiamo fatto qualche domanda sulla stagione passata: la risposta è un secco "shitty season". Un anno da dimenticare per lui. Partito con l'etichetta di "futura promessa" non ha saputo rispettare le attese, forse per la troppa pressione ed il troppo stress.
Per la prossima stagione ci racconta di aver preso una strada diversa: vuole tornare a correre in squadra con il fratello Angus, anche lui professionista, e molto probabilmente andrà negli Usa in qualche piccolo team. Girare il mondo per gareggiare lo ha consumato e pensa che cambiare completamente ambiente sia la scelta migliore: "no stress next year".
Lachlan è un corridore atipico, non è come la maggior parte degli atleti in gruppo. Basti pensare che durante lo scorso inverno, solitamente utilizzato dai corridori per "staccare la spina" e andare in vacanza,  ha percorso in bici insieme al fratello 2500km in dodici giorni, da Port Macquaire a Uluru in Australia. Non per allenamento, ma per passione.
Per lui "la bici non serve solo a gareggiare e competere contro altri corridori, ma serve ad esplorare tutto ciò che ci circonda". La passione viene prima di tutto. 
Anche questo è #swatt.

Qui si può trovare il documentario del viaggio: thereabouts.com

Nella foto: Lachlan Morton al Lombardia 2014

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