Da chi ripartiamo?

Chiuso questo mondiale 2014 ancora senza medaglie ormai dal mondiale vinto da Ballan e' tempo di pensare al futuro. Forse ci eravamo abituati troppo bene negli anni scorsi ma ci sono cose positive da sottolineare. Abbiamo avuto una squadra fortissima ed abbiamo corso da veri padroni. E' vero che le medaglie ci sono sfuggite pero' l'Italia e' sempre stata viva e non si e' mai tirata indietro. Bisogna continuare su questa strada. Il percorso questa volta non ci ha aiutati pero' l'abbiamo comunque interpretato al meglio. Andiamo ad analizzare le prestazioni singole dei nostri corridori.
Nibali: non era quello del Tour e non facendo la Vuelta e' veramente dura poter ambire al podio. Il trittico lombardo e' un buon avvicinamento, ma senza Vuelta manca la sparata vincente dopo 6 ore di corsa. Per la prima volta lo abbiamo visto in difesa quando normalmente Vincenzo attacca sempre. Il presente e' comunque ancora lui. 
Aru: formidabile il Sardo. Quando si e' messo a tirare in molti sono saltati o comunque hanno capito che non era giornata. Il grande sbaglio e' stato quello di non fare un lavoro unico. Dopo la sparata a 3 giri dal termine si e' fermato quando avrebbe dovuto spremersi fino alla fine per poi staccarsi. In salita e' comunque tra i 5 piu' forti al mondo. 
Giampaolo Caruso: che forza! Qualcuno aveva pensato ad un suo ruolo da capitano dopo il 4 posto alla Liegi ma Gianpaolo si e' messo al servizio della squadra. Il grande errore e' stato quello di andare in fuga a 30 km al termine. E' stata una fuga senza collaborazione. Sarebbe stato  molto meglio rimanere uniti e scremare il gruppo. 
Giovanni Visconti: stesso discorso di Caruso. Una fuga che gli ha fatto perdere molte energie. Grande sacrificio comunque.  
Daniele Bennati: ci ha deluso. Era veramente in forma e stava bene. Aver mandato davanti De Marchi non ci ha permesso di giocarci le nostre carte dietro. Bisognava usarlo nell'ultimo giro dopo la salita per tenere alto il ritmo dopo il lavoro di Aru. 
Damiano Caruso: molto in ombra. Non e' uscito molto bene dalla Vuelta e abbiamo pagato un'uomo in meno nel finale. 
Manuel Quinziato: instancabile locomotiva. Manuel e' uno di quelli che non puo' mai mancare. Alessandro De Marchi: che forza!!! Il migliore! Ha fatto tutto bene. Il grande sbaglio e' stato non aspettare l'ultimo giro. Un suo attacco avrebbe messo in crisi tutti e lo stesso Kwiatkowski avrebbe faticato a stare con lui. Bravo! 
Sonni Colbrelli: e' giovane ma rischia di essersi giocato l'unico mondiale da capitano. Abbiamo Ulissi e soprattutto Trentin che in futuro possono dare piu' granzie. Un grande azzardo che non ha pagato mettere pressione su un corridore che milita in una squadra continental. Sonni non ha comunque sfigurato finendo nei 20.
 Per il prossimo anno serve piu' cattiveria nell'ultimo giro e puntare su alcuni nomi fin da subito. Trentin, Aru, Nibali e Ulissi saranno i fari ma non dimentichiamo Moreno Moser che 2 anni fa fece un lavorone di cui approfitto' Phil Gilbert.



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